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AVVISO IMPORTANTE!

NoticeI dati pubblicati su questo sito web circa la radioattività ambientale locale rilevata dalla stazione di misura Teolab-1 di Pontelagoscuro, sono ottenuti con una strumentazione di misura amatoriale. Seppur progettata, costruita e programmata a regola d'arte, i dati conferiti al pubblico sono sempre da intendersi come corretti nei limiti teorici fornibili da un apparato elettronico di costruzione amatoriale. Lo staff di Teolab.it, pertanto, non si assume nessuna responsabilità sull'affidabilità delle misure pubblicate dalla propria stazione di misura, nonché dell'uso o dell'interpretazione da parte di terzi che da questa potrebbe scaturire. In ultima analisi, la stazione di misura Teolab-1, non intende anteporsi ai dati ufficiali, per ottenere i quali, invece, è sempre necessario fare riferimento ai siti web istituzionali di ARPA (per l'Emilia Romagna), di ENEA, del CNR, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile o altre fonti legalmente riconosciute per competenza dallo Stato Italiano.

Matteo Negri - Teolab.it


STAZIONE TEOLAB-1 :: PONTELAGOSCURO (FE) :: TABELLA N.1
RADIOATTIVITA' AMBIENTALE MISURATA ALL'ARIA (α + β + γ)

cpscpmuSv/hmR/hVmin (cpm)Vmax (cpm)Vmin (uSv/h)Vmax (uSv/h)Entità di radiazioneIndice rischioData e ora rilevamento
0.17100.080.0094380,030,31FONDO NATURALE9/6/2023 17:48


STAZIONE TEOLAB-1 :: DATI METEOROLOGICI RILEVATI ALL'ARIA
NELLA ZONA DI CAMPIONAMENTO DELLA RADIOATTIVITA'

Pressione (hPa)Geiger Detector Temp (°C)Umidità Relativa (%)Temperatura Ext. (°C)Dew Point (°C)Tendenza meteo
10073243.930.416.7


ANDAMENTO DELLA RADIOATTIVITA' ULTIME 3h (cpm VS time)


ANDAMENTO DELLA RADIOATTIVITA' ULTIME 3h (uSv/h VS time)


 ULTIMO RILEVAMENTO: INDICATORE GRAFICO DELL'INDICE DI RISCHIO 


CPM

Nello strumento accanto viene mostrato il valore della radioattvità ambientale espresso in cpm (colpi al minuto) e campionato ogni due minuti dalla stazione Teolab-1 di Pontelagoscuro (FE). La posizione dell'ago, oltre a visualizzare il valore dell'entità rilevata, esprime con il posizionamento nell'area colorata, l'indice di rischio associato al valore misurato.

IndiceDiRischio


BREVE GUIDA AI VALORI RILEVATI DA EMS TEOLAB-1:

Per verificare il valore della radioattività istantanea rilevata, accedere alla tabella n.1 e osservare il valore numerico riportato nella colonna "cpm" (colpi al minuto). Successivamente osservare la colonna "entità di radiazione" che riporta la collocazione del valore misurato nella scala del pericolo. Il significato dell'icona colorata evidenziata, può essere tradotto consultando la guida che segue:

WEBOKValori rilevati compresi tra 0 e 43 cpm appartengono al range del FONDO NATURALE DI RADIAZIONE. Da milioni di anni l'uomo è sottoposto a questi valori quotidianamente. Il fondo naturale è generato dal decadimento degli isotopi radioattivi normalmente presenti nell'ambiente che ci circonda, nonché dai raggi cosmici provenienti dallo spazio e dall'alta atmosfera, legati principalmente all'attività del Sole e agli eventi energetici che avvengono nella nostra Galassia e nell'Universo. I valori del fondo naturale rilevati dagli strumenti di tutto il mondo ogni giorno, ci ricordano che la radioattività fa parte della nostra quotidianità e accompagna l'evoluzione dell'uomo dall'alba dei tempi. Nell'indicatore grafico dell'indice di rischio, questi valori portano l'ago dello strumento a stagliarsi nel semiarco verde.

WEBLOWValori rilevati compresi tra 43 e 64 cpm appartengono al range dei VALORI LIEVI. Quando si manifestano questi valori significa che vi è stato un leggero incremento del fondo naturale di radiazione. Questo aumento, se non si protrae a lungo nel tempo, non deve assolutamente allarmare e anche in caso di persistenza per alcune ore o eccezionalmente per alcuni giorni, è da collegare molto spesso all'aumento improvviso dell'attività solare (emissione di flare o cme da parte della nostra stella) e quindi all'aumento dei raggi cosmici provenienti dallo spazio o dall'alta atmosfera. I valori lievi del fondo naturale di radiazione, sono invece da considerarsi normali se vengono rilevati con l'aumento della quota di osservazione (recandosi ad esempio in alta montagna). Se questi valori si presentano a livello del mare, intervallati tra le normali letture del fondo naturale di radiazione, non hanno particolare significato ed evidenziano la normale escursione del fondo di radiazione stesso. Nell'indicatore grafico dell'indice di rischio, questi valori portano l'ago dello strumento a stagliarsi nel semiarco giallo.

WEBTHRValori compresi tra 64 e 86 cpm rappresentano il VALORE DI SOGLIA ALL'ARIA. Anche se non esprimono un pericolo imminente, quando si manifestano questi valori e soprattutto persistono nel tempo (anche solo per alcune ore), significa che si è davvero di fronte a una debole radiosorgente. Questa potrebbe essere rappresentata dalla presenza in atmosfera di Radon, un gas nobile radioattivo presente in natura che può essere rilasciato nell'ambiente da fessurazioni tettoniche del terreno o da pozzi artesiani che penetrano il suolo molto in profondità. In altro luogo, questi valori potrebbero essere attribuibili più raramente a pulviscolo leggermente radioattivo in ricaduta dal cielo e/o trasportato dal vento. Anche questi valori, se si presentano intervallati tra letture normali del fondo naturale di radiazione, non hanno particolare significato e potrebbero evidenziare la semplice interazione con la sonda di misura, di raggi cosmici ravvicinati provenienti dallo spazio o dall'alta atmosfera. Osservare sempre il susseguirsi delle misure successive, prima di trarne conclusioni affrettate. Nell'indicatore grafico dell'indice di rischio, questi valori portano l'ago dello strumento a stagliarsi nel semiarco arancio.

WEBLIMValori compresi tra 86 e 108 cpm rappresentano il VALORE LIMITE TOLLERABILE dall'essere umano senza presentare danni a lungo termine. Letture come queste che persisitono nel tempo, si manifestano solo in presenza di possibili contaminazioni radioattive del suolo e dell'aria, scaturite da incidenti nucleari con successivo fallout di polveri radioattive. E' bene precisare però, che come per i valori di soglia all'aria, se queste letture si presentano intervallate tra cospique letture di valori riconducibili al fondo naturale di radiazione, non devono destare preoccupazione alcuna, dato che potrebbero evidenziare ancora una volta, l'interazione della sonda di misura con raggi cosmici particolarmente ravvicinati provenienti dallo spazio o dall'alta atmosfera. Talvolta simili letture sporadiche possono presentarsi anche a causa di momentanei malfunzionamenti della sonda di misura e/o del sistema di alimentazione ad alta tensione. Osservare sempre il susseguirsi delle successive misure, prima di trarre conclusioni preoccupanti. Nell'indicatore grafico dell'indice di rischio, questi valori portano l'ago dello strumento a stagliarsi nel semiarco rosso.

WEBRISValori superiori a 108 cpm rientrano nel range dei VALORI RISCHIOSI E PERICOLOSI. Letture come queste che persisitono nel tempo, si manifestano solo in presenza di forti contaminazioni radioattive del suolo e dell'aria, scaturite da incidenti nucleari con successivo fallout consistente di polveri radioattive sul territorio, oppure in presenza di radiosorgenti particolarmente concentrate e pericolose, attribuibili a scorie o rifiuti nucleari. E' bene precisare però, che come per i valori di attenzione precedentemente descritti, se queste letture si presentano intervallate tra cospique letture normali del fondo naturale di radiazione, non devono destare particolare apprensione, perché potrebbero essere la manifestazione di fenomeni intensi di interazione della sonda di misura con raggi cosmici particolarmente ravvicinati provenienti dallo spazio o dall'alta atmosfera, nonché di momentanei malfunzionamenti della sonda di misura e/o del sistema di alimentazione ad alta tensione. Osservare sempre il susseguirsi delle successive misure, prima di trarne conclusioni preoccupanti. Nell'indicatore grafico dell'indice di rischio, questi valori portano l'ago dello strumento a stagliarsi nel semiarco rosso.

... E PER SAPERNE DI PIU' UN PO' DI TEORIA ...

LA SONDA UTILIZZATA DALLA STAZIONE TEOLAB-1, PER LE MISURE DI RADIOATTIVITA' AMBIENTALE:

Il contatore geiger in dotazione alla stazione di misura Teolab-1, rivela e conta gli impulsi elettrici generati da un tubo Geiger-Müller di costruzione statunitense denominato LND712. Questa sonda alimentata a 500VDC costanti da uno speciale alimentatore interno, è in grado di rilevare le interazioni radioattive all'aria, avvenute sia con particelle corpuscolari (α,β,μ+,μ-), che con quelle elettromagnetiche di natura ionizzante ( X e γ). Gli impulsi rilevati (escluso il rumore intrinseco prodotto della sonda stessa e sempre presente), possono essere originati sia dalla radioattività naturale normalmente presente nell'ambiente, sia da quella artificiale prodotta dall'uomo. La prima, la più diluita, è derivata dal decadimento degli elementi radioattivi normalmente presenti nei minerali che costituiscono ciò che ci circonda, nonché dai gas radioattivi presenti nell'atmosfera (come il Radon) e nelle particelle cariche (muoni) provenienti dall'interazione dei raggi cosmici con l'aria rarefatta presente nell'alta atmosfera. La seconda, invece, la più insidiosa perché concentrata, è prodotta dalle attività umane nelle centrali elettronucleari, nelle centrali di ricerca per l'energia atomica, nell'industria, nello smaltimento delle scorie radioattive e dei rifiuti ospedalieri speciali (radiofarmaci, radiomarcatori, isotopi esausti usati in radioterapia, ecc) e ultimo ma non meno importante dalla detonazione delle armi nucleari in atmosfera avvenuto tristemente in passato. 

IL CONTATORE GEIGER-MÜLLER: COME FUNZIONA?

La radioattività rilevata dai contatori di tipo Geiger-Müller è espressa generalmente in colpi al secondo (cps) o colpi al minuto (cpm). Più i colpi rilevati nell'unità di tempo sono elevati, più vuol dire che ci si trova in presenza di radiazioni ionizzanti consistenti e interagenti con la sonda di misura stessa. I "colpi" rilevati dai contatori Geiger-Müller sono responsabili della classica emissione sonora tichettante che contraddistingue questi strumenti e che ha contribuito nel tempo a renderli così famosi. I "colpi" sono generati dalle particelle radioattive ionizzanti che penetrando all'interno della sonda di misura, riescono a ionizzare la miscela di gas inerti in questa contenuta (molto spesso costituita da Neon e altri gas alogeni), rendendo così possibile per un istante il passaggio di corrente elettrica da un anodo posto sotto alta tensione, a un catodo opportunamente partizionato collegato a un contatore digitale. Questo processo avviene ogni volta che una radiazione ionizzante interagisce col tubo Geiger-Müller. Se il funzionamento del contatore digitale viene scandito da un apposito cronometro, è possibile parzializzare la misura in funzione del tempo, ottenendo così i colpi al minuto o i colpi al secondo desiderati. Il contatore Geiger-Müller però, offre solo una panoramica quantitativa della radioattività misurata. Le caratteristiche costruttive che lo contraddistinguono, infatti, rendono lo strumento adatto a rilevare solo il numero di particelle che hanno interagito con la sonda di misura stessa, la cui precisione di lettura ovviamente dipenderà dalla cura avuta dal costruttore in fase di progetto, di prevedere un algoritmo di compensazione del dead time (tempo morto) che affligge tutte le sonde di misura esistenti sul mercato, anche le più costose. I contatori Geiger-Müller, infatti, non possono assolutamente rilevare le caratteristiche qualitative delle particelle interagenti (se non con metodi indiretti di schermatura che comunque non offrono sufficiente precisione identificativa), tanto meno l'energia delle particelle interagenti, parametro fisico molto utile per valutare con precisione il danno da radiazione in funzione del tempo di esposizione. Questo insieme di peculiarità rendono il contatore Geiger-Müller uno strumento economico, versatile, facile da usare, da costruire e che consente di rilevare velocemente con la giusta approssimazione, se l'ambiente esaminato è interessato o meno dalla radioattività. Molti lo descrivono  come lo strumento principe da battaglia, attribuendogli il classico slogan: "avvicinati il più possibile alla radiosorgente, misurane l'entità, voltati e fuggi", anche se quando usato in laboratorio si difende con altrettanto onore, permettendo lunghe fasi di misurazione delle radiosorgenti, fornendo letture molto precise e attendibili circa l'attività specifica del materiale radioattivo analizzato. Le indagini approfondite successive però, sono sempre demandate a strumenti più specifici e mirati, che permettono di rilevare ogni caratteristica della sorgente, come la natura intrinseca delle particelle ionizzanti presenti e la loro energia. Per raggiungere questo scopo, si utilizzano strumenti molto più complessi e costosi, come gli scintillatori e i rilevatori di particelle costruiti ad hoc (rivelatori di neutroni, camere di ionizzazione, contatori proporzionali, ecc). E' importante specificare, inoltre, che per rilevare la presenza di una sorgente di radiazioni ionizzanti nell'ambiente, il contatore Geiger-Müller utilizzato deve offrire all'utilizzatore un ampio spettro di rilevamento, dettato dalle caratteristiche costruttive della sonda di misura stessa. Esistono infatti sonde dimensionate per il rivelamento delle sole sorgenti elettromagnetiche (come i raggi X e γ) e quelle miste che offrono la possibilità di rilevare anche le radiazioni corpuscolari. Queste si dividono in rivelatori α + β + γ (la sonda LND712 utilizzata dalla stazione di rilevamento Teolab-1 appartiene a questa famiglia) e β + γ (come ad esempio l'eccellente sonda di costruzione Russa SBM20). Utilizzando una sonda dedita al solo rilevamento di sorgenti γ, infatti, non si potrà escludere di trovarsi comunque in presenza di radiazioni α o β anche di notevole entità, perché queste, a causa delle caratteristiche costruttive della sonda, potrebbero non essere rilevate.

INTERPRETARE CON MAGGIOR CHIAREZZA TUTTI I DATI PRESENTI NELLA TABELLA N.1:

Ora che i concetti chiave del contatore Geiger-Müller sono stati esplicati, vediamo nel dettaglio il significato di ogni singola voce riportata nella tabella N.1:

  • cps - Colpi al secondo (unità di misura principe dei misuratori di tipo Geiger-Müller);
  • cpm - Colpi al minuto  (unità di misura principe dei misuratori di tipo Geiger-Müller);
  • uSv/h - Unità di misura della dose equivalente di radiazione (per il tubo LND712 sempre riferita alla sensibilità γ del Cobalto-60);
  • mR/h - Unità di misura dell'esposizione a una radiazione ionizzante (per il tubo LND712 sempre riferita alla sensibilità γ del Cobalto-60);
  • Vmin - Valore minimo rilevato dalla stazione di misura espresso in cpm (colpi al minuto);
  • Vmax - Valore massimo rilevato dalla stazione di misura espresso in cpm (colpi al minuto);
  • Vmin (uSv/h) - Valore minimo rilevato dalla stazione di misura convertito in uSv/h;
  • Vmax (uSv/h) - Valore massimo rilevato dalla stazione di misura convertito in uSv/h;
  • Entità - Esprime l'entità di rischio del valore rilevato. Il valore F. NATURALE informa che l'entità rilevata è nel range della radioattività naturale o del fondo naturale di radiazione. Anche i valori VALORI LIEVI e SOGLIA ALL'ARIA  se non persistenti nel tempo indicano il normale andamento della radioattività naturale. Se VALORI LIEVI e SOGLIA ALL'ARIA persistono nel tempo però, potrebbero indicare un lieve rialzo dei valori di radioattività ambientale. Valori come VALORI LIMITE (limite di sicurezza massimo tollerabile con persistenza all'aria), VALORI RISCHIOSI o VALORI PERICOLOSI possono indicare una possibile contaminazione radioattiva che sta interessando la zona della stazione di misura (*).
  • Ora U.R. - Indica l'ora dell'ultimo rilevamento ad opera della stazione di misura Teolab-1.
  • Data U.R. - Indica la data dell'ultimo rilevamento ad opera della stazione di misura Teolab-1.

(*) N.B. Potrebbe anche trattarsi di un malfunzionamento temporaneo della stazione di misura. Prima di allarmarsi inutilmente fare sempre riferimento ai siti web e ai numeri di telefono ufficiali del Comune di Ferrara, di ARPA (per l'Emilia Romagna), di ENEA, del CNR, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile o altri siti Istituzionali riconosciuti per competenza dallo Stato Italiano.

DAI COLPI AL MINUTO AI SOTTOMULTIPLI DEL SIEVERT:

Come abbiamo potuto valutare sino a qui, i contatori Geiger-Müller esprimono il valore della radioattività rilevata in colpi al minuto o in colpi al secondo. Tuttavia per valutare il rischio che le particelle radioattive (corpuscolari o elettromagnetiche) possano farci male, sono state introdotte anche altre grandezze fisiche più esplicative, come la dose di equivalente di radiazione (unità principe del S.I. ed espressa in Sievert e sottomultipli) e la dose di esposizione alla radiazione (utilizzata soprattutto in passato per esprimere il valore delle interazioni delle particelle elettromagnetiche x e γ ed espressa in Röntgen e sottomultipli), nonché il REM (Röntgen Equivalent Man), il RAD (Radiation Absorbed Dose), il Curie, il Bequerel e il Gray.

Spiegato in parole semplici, queste due unità di misura vengono introdotte in linea di massima nei misuratori Geiger-Müller per esprimere quanto un valore rilevato in cpm o cps possa infliggere un danno alla materia che ne risultasse esposta, sia questa vivente o inanimata. Tuttavia, siccome il danno a un tessuto vivente avviene sempre in funzione del tipo di particella interagente, del tempo di esposizione a cui il tessuto stesso risulta coinvolto, nonché all'energia della particella stessa e al tipo di tessuto vivente irraggiato, il contatore Geiger-Müller (che come abbiamo visto è solo in grado di rilevare la quantità di particelle interagenti, ma non la loro reale natura ed energia), può fornirci un indice del danno solo in forma molto approssimativa. Questo perché l'equivalenza che esiste tra i colpi al minuto rilevati e la dose equivalente di radiazione mostrata a display, è sempre riferita ad un valore specifico di taratura della sonda di misura stessa, che avviene in fabbrica, irraggiandola generalmente con un isotopo radioattivo calibrato e specifico. Per la sonda di misura LND712 in dotazione alla stazione Teolab-1, l'isotopo prescelto è il Cobalto-60 che ha un'emissione di decadimento di tipo γ. Si parla di approssimazione, pertanto, perché i valori mostrati in SievertRöntgen dal contatore Geiger-Müller, sarebbero perfettamente attendibili, solo ed esclusivamente se la radioattività misurata in quel momento, provenisse da un'emissione γ di una probabile contaminazione d'area ad opera del Cobalto-60. Tutti gli altri valori rilevati di cui non ne conosciamo l'origine, pertanto, sono puramente indicativi e questo vale per tutti i misuratori Geiger-Müller esistenti sul mercato, anche quelli professionali. La tabella riportata qui sotto, può aiutare l'utente a interpretare la correlazione che esiste "in linea di massima" tra i valori rilevati dalla stazione Teolab-1 in cpm e la corrispondente dose equivalente di radiazione, collocandoli entrambi nella fascia di rischio espressa dalla colonna "Entità dei valori".

COLPI AL MINUTO ESPRESSI IN μSv/h (riferiti all'emissione γ del Cobalto60) 

Tabella uSvh


CONCLUDENDO, UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE: COME RICORDATO IN PRECEDENZA LA RADIOATTIVITÀ È UNA GRANDEZZA FISICA ALEATORIA. COME TALE È POSSIBILE CHE SI MANIFESTI PER GRAN PARTE DEL TEMPO SU VALORI PROSSIMI A ZERO, PER POI AUMENTARE ENTRO I VALORI DEL FONDO NATURALE DI RADIAZIONE PER QUASI TUTTO L'ARCO TEMPORALE DI MISURAZIONE. TUTTAVIA NON È DA ESCLUDERE CHE POSSANO MANIFESTARSI IMPROVVISI AUMENTI DEI VALORI DI RADIOATTIVITÀ ANCHE LAMBENTI VALORI LIMITE O RISCHIOSI. SE LE LETTURE SUCCESSIVE TORNANO AD ASSESTARSI ENTRO BREVE NEI VALORI DEL FONDO NATURALE DI RADIAZIONE, L'EVENTO DI PICCO A CUI SI È ASSISTITO NON DEVE ASSOLUTAMENTE DESTARE PREOCCUPAZIONE, IN QUANTO RIENTRANTE NEL NORMALE CICLO D'ANDAMENTO DELLA RADIOATTIVITÀ NATURALE. UNA LETTURA MOLTO ALTA SEGUITA DA UNA SERIE DI LETTURE NORMALI SUCCESSIVE PERTANTO, RAPPRESENTA LA NORMALE EVOLUZIONE DEL FONDO NATURALE DI RADIAZIONE.


PER INFORMAZIONI O SEGNALAZIONI:
Matteo Negri
Mobile: 328/1547402
Email: info@teolab.it

PER APPROFONDIRE:

La stazione di misura Teolab-1-EMS come è costituita e come funziona.


 

Teolab EMS:


STAZIONE DI RILEVAMENTO
TEOLAB-1
 PONTELAGOSCURO (FE) 


RADIOATTIVITA' LOCALE

cpmuSv/hEntity
100.08


Le misure sono aggiornate ogni 2 minuti.


Per info più dettagliate:
TEOLAB-1 MAIN PAGE

 

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